lunedì 25 maggio 2020

I difetti tra i reperti


Mettendo a posto gli armadi durante la quarantena, ho trovato un vecchio hard disk contenente cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.
Ad un certo punto mi sono imbattuta in un file denominato "Le merde" - scusate la poca eleganza - in cui con delle amiche avevamo elencato una serie di assurdità degli ex fidanzati o spasimanti.

Lo so, non è elegante, ma eravamo giovani e probabilmente ubriache.

Rileggerlo mi ha fatto davvero ridere, anche se una parte di me, nemmeno tanto piccola, si è chiesta perché noi donne spesso, trovandoci in situazioni palesemente poco gratificanti, insistiamo nel restare.
Non sto parlando di situazioni violente o pericolose, ma di quei casi in cui lui ci fa sentire sbagliate, non all'altezza, goffe, forse anche brutte, e invece di dare una spinta alla nostra autostima lasciandolo lì con la sua pochezza, ci ostiniamo a pensare che andrà meglio.
Ma meglio non andrà e quella situazione è destinata a finire.

Ed ecco che dopo qualche lacrima e tanti pensieri, ci si accorge di quanto il goffo, lo sbagliato, il pidocchioso pieno di manie e magari anche brutto, fosse lui.

Ora, senza fare nomi, vi riporto qualche assurda mania, tratta dal file "Le merde", sperando di strapparvi un sorriso. 

"Meglio far raffreddare": 
In panetteria o nelle pizzerie al taglio, lui voleva comprare solo pane o pizza freddi perché caldi pesano di più e quindi, a parità di soldi, te ne danno meno.

"Grazie dei fiori":
Lui si presentava ogni tanto con bellissimi mazzi di fiori... ma non erano per lei... erano per la mamma.

"Uno, due, tre":
Qualsiasi pietanza, lui la tagliava a pezzettini e la mangiava in un ordine preciso... un pezzo di carne, un pezzo di verdure, un pezzo di pane; un pezzo di carne, un pezzo di verdura, un pezzo di pane...

"Gratta e vinci":
Ogni volta che andava a trovarla le portava i cioccolatini... SCADUTI (e grattava via la data di scadenza).

"Sono impegnatissimo":
Lui che ogni tre per due tirava fuori il cellulare e intavolava lunghe conversazioni... da solo. 

"Good save the QUEEN":
In bagno, seduto sul trono, per non far sentire spiacevoli rumori... lui cantava Bohemian rhapsody. Tutte le volte.
E stonava.

"Toh guada che combinazione":
Non importa in quale locale si andava con le amiche, ad un certo punto lui arrivava; "per caso" passava di lì, e sempre per caso iniziava a stressare perché lei lasciasse le amiche e andasse via con lui... compreso quella sera, in una birreria, dedicata alla presentazione di coppette per il ciclo e altri aggeggi dello stesso repertorio

La raccolta ne prevede di più bizzarre, ma ci sono cose che devono rimanere negli angoli segreti della memoria.

Se volete raccontarne qualcuna capitata a voi, è ben accetta.


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