giovedì 16 marzo 2017

Dalla barba alla coda? Con la primavera è ora di accendere il fuoco




Finalmente le giornate si sono allungate e finalmente nei week end possiamo godere delle giornate all'aperto... ed ecco che scatta il pensiero: Pasquetta si avvicina... anche quest'anno ci sarà la tradizionale grigliata?

Conosco persone che da sempre, ogni Pasquetta, anche con la pioggia, si trasformano nei re della griglia, in esperti del fuoco e della marinatura, tirano fuori dalla cantina misteriose valigette contenenti forchettoni e coltelli professionali e, anche in caso di tempesta, sfoggiano l'immancabile bandana sulla fronte.

Ma vi siete mai chiesti perché si chiama Barbecue? Per quanto la parola evochi immediatamente l'immagine della famiglia americana, riunita in giardino con amici e parenti a sgranocchiare pannocchie abbrustolite accompagnate da birra gelata, l'origine è francese ("barbe à queue) e vuol dire "barba alla coda" per indicare la tipologia di cottura che prevedeva gli animali, in particolare capre, infilzate dallo spiedo dalla barba alla coda appunto, e messe a cuocere sulla brace.

Sembra che l'usanza appartenesse in particolare ai bucanieri francesi, approdati poi negli Stati Uniti.

Oggi i barbecue hanno un aspetto meno rustico, e anzi vanno molto di moda le grigliate di verdure, di formaggi e, in alcune zone, anche di frutta.

Comunque la gustiate, buon inizio di primavera!

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