giovedì 23 marzo 2017

L'abito da sposa... un po' di storia

Tutte le donne, forse non tutte ma tante di sicuro, sognano il giorno del loro matrimonio; uno dei dettagli che più occupa i pensieri femminili è l'abito da sposa.
Oggi ne vediamo veramente di tanti tipi, bianchi e colorati, tradizionali e innovativi, che si rifanno al passato, al mondo delle principesse, oppure minimalisti.

Qualunque sia il sogno, negli anni è cambiato.

L'abito da sposa era già presente nell'antica Roma, sottoforma di tunica bianca chiusa da un nodo (che solo lo sposo poteva sciogliere) e con un il velo color zafferano.

Ma veniamo a periodi più recenti.

Solo nel XIX secolo nascono le tradizioni dell'abito bianco, simbolo di purezza, del dolce nuziale e del ricevimento.

Negli anni'30 gli abiti sono bianchi, lunghi, con il velo, spesso ricamato, e il bouquet.

Durante la guerra però, anche gli abiti per il giorno delle nozze subiscono l'influenza del rigore che il periodo richiede: compaiono abiti più corti, senza fronzoli. Spesso gli abiti si tramandano da una donna all'altra all'interno della stessa famiglia; nasce anche il noleggio.

Negli anni'7o, invece, le regole vengono un po' sconvolte: si vedono spose colorate, in lungo, in corto... la fantasia non ha limiti.

E cosa dire degli anni '80? Già le acconciature gonfie erano tutto un programma... E chi non ricorda le spalline, le maniche a sbuffo e le gonne a sirena?

Una piccola curiosità: lo strascico, ancora oggi molto presente negli abiti nuziali, appare nel XVI come simbolo di appartenenza sociale. Più era lungo e più la famiglia era importante.

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