giovedì 9 aprile 2009

Buona Pasqua e Pasquetta

Natale con i tuoi... il detto lo conosciamo.
Quando ero piccola non ho mai dato grande peso alla Pasqua (davo più peso alle uova perchè adoro il cioccolato), ma ho sempre amato la pasquetta; a distanza di anni trovo che certe sane abitudini non siano mutate.
Certo come tanti mi piacerebbe partire per un posto tropicale, abbronzarmi per una settimana, fare snorkeling, bere cuba libre e nuotare; ma non potendolo fare (non ho nemmeno giorni di vacanza!) mi organizzo come tanti per passare qualche giorno piacevole.
Da piccola a Pasquetta i miei genitori si radunavano con un gruppo parecchio numeroso e rumoroso di persone: obiettivo pic nic e grigliatona nei prati! Se il tempo era brutto c'era sempre qualcuno che aveva una baita o cascina da qualche parte e, anche se stretti, ci si stava benissimo.
La mattina di pasquetta era peggio di un trasloco: coperte, tavolini, seggiolini, maglioni e giacche (ricordate i Keeway?) caso mai facesse freddo, carte per la pinnacola, pallone, piatti - bicchieri- posate in plastica, tovaglioli di carta, sacchetti per l'immondizia perchè non bisogna sporcare. E poi la regola che "ognuno porta qualcosa", ma il qualcosa era una gara a chi faceva di più e quindi ecco che, oltre ai 20 kili di braciole, salamelle, costine, pollo, c'erano 10 kili di pane, l'immancabile insalata russa, l'immancabile - anche questa - insalata di riso (che ognuno fa a modo suo e non ne trovi due uguali!), formaggi di ogni specie che a confronto la sagra del formaggio è una sega (scusate il termine!), vino bianco, vino rosso, birra, bibite per i bambini, acqua, succhi, torte salate, frutta, teglia di pasta al forno e se andava di lusso qualcuno allestiva anche un paiolo per la polenta!
Insomma ci voleva un'ora per il carico vettura, coda per strada per arrivare, si mangiava come bufali, partita di pallone, partita a carte, merenda, chiacchiere, finiamo gli avanzi finchè c'è il sole così non riportiamo le cose a casa, un'altra ora per ricaricare la macchina, coda al ritorno e magari anche qualche ustione da sole e puntura di formiche sul sedere!
Come era bello!
E non lo dico con tono ironico! Io mi divertivo tanto con quegli adulti caciaroni che ridevano e facevano battute.
E adesso?
La stessa cosa! Ma la divisione di "chi porta cosa" la facciamo via mail e sms!
Buona Pasqua!

4 commenti:

Lorenzo ha detto...

Buona pasqua angela!
Qui in Emilia piove, quindi conviene restare a casa: ottimo il suggerimento della polenta (con i ciccioli!)

Lisa-Isa ha detto...

Pasquetta in riva al lago, con cappello di paglia vintage e abito modello gatsby. Se piove aprirò l'ombrellino vintage!

Anonimo ha detto...

Il tempo dalla nostra ha permesso di indossare un abito bianco in pizzo stile anni '30. Labbra rosso fuoco e frangia cortissima.

Francesca ha detto...

buona pasqua e pasquetta in ritardo :-) come ti è andata?