
Purtroppo ho trovato posto solo in galleria, dove la visuale è sacrificata e l'audio è pessimo (e il termine pessimo non indica a sufficienza quanto si sentiva male!).
Inizia lo spettacolo: scenografia minimalista composta da due schermi verticali luminosi e uno sfondo sul quale venivano proiettate immagini e la traduzione di alcuni brani; una trentina di attori/cantanti; batteria, basso e chitarra in scena (e quest'ultima cosa era carina. L'arrangiamento musicale - che ho poi saputo essere stato curato da Elisa, artista che ammiro molto - era ottimo... ma dalla galleria si sentiva solo un gran rumore!).
Stecche a parte, lo spettacolo procedeva lento, tra parti parlate in italiano e canzoni in inglese (ma perchè non hanno fatto tutto in una lingua unica?). Le parti recitate poi facevano rabbrividire: probabilmente il corso di dizione era pieno e gli "artisti" non hanno potuto parteciparvi. Qualcuno aveva anche una gran voce, soprattutto i personaggi femminili, ma l'insieme ricordava uno spettacolo da compagnia amatoriale (preciso che a me piace anche andare a vedere commedie o musical di compagnie amatoriali, ma in quel caso sono consapevole di ciò che vado a vedere e spesso rimango molto soddisfatta perchè le esibizioni superano le aspettative).
Non è mancato neppure il nudo in scena, certamente provocatorio e scandaloso negli anni '60, ma passato totalemente inosservato nel 2008.
Eppure la regia era di Giampiero Solari, noto anche come autore televisivo, e le coreografie di David Parsons ; inoltre al Teatro Colosseo la qualità degli spettacoli è sempre molto alta.
Alla fine mi sono consolata con un'ottima pizza (al "Parthenope", proprio difronte al teatro!).
2 commenti:
A me è piaciuto!
A me no! Erano molto più hippy quelli seduti tra il pubblico che quelli sul palco.
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