venerdì 4 gennaio 2008

1930: il ritorno di un romanticismo... che dura poco

Proprio negli anni '30 nasce a Torino l’Ente Nazionale della Moda. Ma è sempre Parigi la capitale delle nuove tendenze.
Dopo il periodo della donna androgina e un po’ maschietto, c’è un ritorno alla femminilità e all’eleganza. Si sottolineano le forme del corpo, con la vita stretta e ampie scollature; gli abiti vengono tagliati di sbieco per creare leggerezza; i tessuti sono morbidi e svolazzanti. Fiocchi, roulant e motivi floreali donano alle donne un’aria dolce e romantica. I capelli ritornano lunghi.
Il desiderio di leggerezza dura poco: si ricomincia a parlare di guerra. Calano i consumi, molti atelier chiudono, compresa la maison di Madame Chanel (1939). In tanti si trasferiscono negli Stati Uniti, portando la creatività e la manualità europea.
Ricompaiono le calze di lana e quelle di rayon: la seta era utilizzata per produrre paracaduti.
La paura di un altro conflitto mondiale porta le famiglie al risparmio: si risistemano gli abiti vecchi (Make-do and mend).
Tra le icone di quegli anni ricordiamo Greta Garbo e Joan Crawford.
Nel video il trailer di Grand Hotel.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, c'è un libro dove si parla della moda di tutto il novecento?
Io studio in un liceo artistico e vorrei fare una tesina sulla moda

Angela ha detto...

Ciao ti suggerisco di guardare il sito http://www.edizionismc.com/pubblicazioni.html

Oppure cerca sulle enciclopedie on line la "storia del costume"; sono certa inoltre che i tuoi insegnanti sapranno darti dei titoli precisi.
Se hai bisogno chiedi: spero di poterti essere utile!

Anonimo ha detto...

Grazie!