“Un filo di seta…un foulard…un souvenir” - mostra a cura di A.N.G.E.L.O. (comunicato stampa fornito da Uff. Stampa A.N.G.E.L.O.)
Il foulard è un linguaggio sottile, finemente tessuto, discretamente vistoso. Scivola nelle storie di famiglia, sulle bancarelle dei mercatini, racconta storie di celluloide e vite reali con la stessa passione. E, negli intrecciati corridoi della nostra memoria, le immagini si sovrappongono: foulard stretti negli impermeabili bagnati, dimenticati su una panchina, portati via da un colpo di vento o piegati in un cassetto. Momenti vissuti in prima persona o fotogrammi di un vecchio film poco importa; ciò che conta è il potere seduttivo di questo piccolo quadrato di seta colorata, capace di suscitare emozioni private con un linguaggio che appartiene a latitudini diverse.
La mostra presente a Forlì fa leva su questa capacità rievocativa, rendendo visibili al pubblico la pregiata Collezione di A.N.G.E.L.O. Lugo: circa 100 foulard degli anni ’40 - ’50 - '60, provenienti da diversi paesi del mondo,dall’ Alaska al Cile, dall'Islanda al Sud Africa, passando per l’ Italia e la Cina, arrivando fino alla Tasmania, esposti su pannelli, senza vetro, come fossero veri e propri quadri di paesi vicini e lontani.
Un giro del mondo fotografato nei luoghi turistici in voga in quegli anni, tutti collegati a un ben preciso momento storico ricco di profondi mutamenti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e la Depressione, un entusiasmo ritrovato per la scoperta trasforma il foulard in souvenir di vacanze possibili. Non più solo cartoline da riporre nei cassetti o fotografie di sorrisi davanti a monumenti storici o naturali, ma una scelta personale, anche nell’uso che se ne vorrà fare, oltre che testimonianza, souvenir del viaggio.
Pace, prosperità, sogni, desiderio di conoscere e divertirsi in un mondo che si lascia scoprire abbattendo barriere e distanze: specie negli anni ’50 il Foulard Souvenir ha scritto su di sé questo percorso di emozioni. Ed è proprio nel momento in cui ogni paese suggerisce l’eccitante geografia da esplorare, riassume la travolgente forza dei propri colori, elenca le “specialità della casa”, che si alimenta il desiderio, grande motore del consumismo. Un‘onda umana curiosa e variopinta si impossessa delle arance e delle orchidee della Florida, delle onde e dei vulcani delle Hawaii, dei tori della Spagna e delle gondole di Venezia, e se li porta a casa.
Un’intera collezione di Foulard Souvenir si imprime nella memoria collettiva, tanto da farci riconoscere ad una sola occhiata luoghi che non abbiamo mai visitato, emozionandoci con ricordi di ricordi, veri o presi in prestito da romantici viaggiatori, non ha poi molta importanza.
La mostra presente a Forlì fa leva su questa capacità rievocativa, rendendo visibili al pubblico la pregiata Collezione di A.N.G.E.L.O. Lugo: circa 100 foulard degli anni ’40 - ’50 - '60, provenienti da diversi paesi del mondo,dall’ Alaska al Cile, dall'Islanda al Sud Africa, passando per l’ Italia e la Cina, arrivando fino alla Tasmania, esposti su pannelli, senza vetro, come fossero veri e propri quadri di paesi vicini e lontani.
Un giro del mondo fotografato nei luoghi turistici in voga in quegli anni, tutti collegati a un ben preciso momento storico ricco di profondi mutamenti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e la Depressione, un entusiasmo ritrovato per la scoperta trasforma il foulard in souvenir di vacanze possibili. Non più solo cartoline da riporre nei cassetti o fotografie di sorrisi davanti a monumenti storici o naturali, ma una scelta personale, anche nell’uso che se ne vorrà fare, oltre che testimonianza, souvenir del viaggio.
Pace, prosperità, sogni, desiderio di conoscere e divertirsi in un mondo che si lascia scoprire abbattendo barriere e distanze: specie negli anni ’50 il Foulard Souvenir ha scritto su di sé questo percorso di emozioni. Ed è proprio nel momento in cui ogni paese suggerisce l’eccitante geografia da esplorare, riassume la travolgente forza dei propri colori, elenca le “specialità della casa”, che si alimenta il desiderio, grande motore del consumismo. Un‘onda umana curiosa e variopinta si impossessa delle arance e delle orchidee della Florida, delle onde e dei vulcani delle Hawaii, dei tori della Spagna e delle gondole di Venezia, e se li porta a casa.
Un’intera collezione di Foulard Souvenir si imprime nella memoria collettiva, tanto da farci riconoscere ad una sola occhiata luoghi che non abbiamo mai visitato, emozionandoci con ricordi di ricordi, veri o presi in prestito da romantici viaggiatori, non ha poi molta importanza.
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