In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, evento dove scoprire tante novità, incontrare autori, fare acquisti (e nel mio caso gli acquisti sono sempre esagerati e poi mi lamento che le borse pesano!!!), mi sono chiesta se i libri hanno una scadenza.
"Ovviamente no! ", è la risposta.
"Esistono i classici apposta", risposta alternativa.
Eppure ho come l'impressione che soprattutto i libri "classici" per ragazzi vengano considerati come fuori moda, vecchi... vintage (?).
Personalmente credo che il piacere di un libro e del profumo della carta siano qualcosa di insostituibile. E la mia non è polemica: i libri devono andare a braccetto con gli e-books, perchè leggere è sempre un bene e anche molto di più!
Ho pensato ad alcuni libri della mia infanzia (vista la mia età direi che sono Moltooooo Vintage!!!): ne suggerisco alcuni ai ragazzi e ai genitori che sbirciano i miei post.
Sempre attuale è "Piccole donne": abbiamo visto le quattro sorelle in tutte le salse... cartoon, film, rappresentazioni teatrali... eppure leggere il libro e immaginarle ha tutto un altro sapore. E credetemi: anche se ambientato in un passato ormai molto lontano, ci sono cose veramente attuali.
Per tutti, ad ogni età, ripropongo invece "Le avventure di Pinocchio"; siate onesti: chi lo ha veramente letto? E cosa aspettate a farlo?
Ed ora uno dei miei preferiti: "Le avventure di Sherlock Holmes". A me avevano regalato la versione ultra elegante con copertina rigida in tessuto rosso: una vera chicca!
E adesso il gran finale (ci siete arrivati anche voi vero?): tutti, ma proprio tutti, i libri di Jules Verne!
Questo è solo un piccolo assaggio di libri che i vent'anni li hanno passati da un pezzo, ma il loro fascino, proprio come quello degli accessori vintage, con il tempo aumenta!
E mi permetto un'ultimo consiglio: io sono una patita di librerie... ma ho rifatto la tessera della biblioteca! Imitatemi!
3 commenti:
concordo su tuttu
concordo su tuttu
Peccato che le biblioteche facciano degli orari "vintage", rendendo quasi impossibile l'accesso a gente che lavora a tempo pieno.
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