giovedì 12 aprile 2012

BAKELITE: il Materiale della Modernità

Nella foto: Hurricane Aghetto. Torino 1940.

In occasione di "Valeggio Veste il Vintage" (Domenica 13 maggio, Valeggio sul Mincio -VR), sarà possibile ammirare la mostra "BAKELITE: il Materiale della Modernità", a cura dell'Arch. Gianni Campi.
Se la bakelite può essere ritenuta un materiale artificiale, sconosciuto in natura, facente parte del più vasto ambito delle materie plastiche in generale, si deve tuttavia evidenziare che, come nuovo materiale (resina fenolica) lo si deve principalmente al Dr.Leo Barkeland e che questo materiale segna, dall’inizio del XX secolo, l’avvento della modernità.
La modernità, così come la conosciamo, fu dovuta principalmente alla diffusione di due scoperte: la luce elettrica e le radiocomunicazioni.
La prima contribuì notevolmente ad allungare i tempi di efficienza e la sicurezza delle metropoli, la seconda ridusse le distanze consentendo all’umanità di condividere ogni e qualsiasi evento.
La bakelite, a prescindere dai processi chimici necessari per la sua produzione, si presenta in lastre pallide, ridotta in polvere e addizionata con inclusioni di varia natura, può essere colorata e trattata, in modo tale da assumere un aspetto marmorizzato.
Il successo della bakelite fu dovuto all’impiego di questo materiale nell’industria elettrica.
Negli anni ’20, l’industria elettrica che era stata costretta ad impiegare materiali isolanti costosi e poco affidabili, come la porcellana e la mica, trovò nella bakelite il materiale ideale per le sue esigenze e di costo conveniente.
Chi non ricorda lo spinterogeno dell’auto per la distribuzione della carica elettrica alla candele?
Ma oltre a questa componente tecnica, la bakelite si rivelò un materiale che sostituì egregiamente anche i materiali più nobili, come il legno nelle essenze più pregiate.
La proprietà di assumere inoltre, in positivo, la forma dello stampo in cui viene sottoposta a pressione e resa stabile, oltre a rappresentare una qualità di pregio per la produzione seriale, ne fece un materiale particolarmente adatto ad esprimere forme fluenti, continue ed eleganti come durante gli anni ’20 – ’30 del secolo scorso, coerenti con le linee dello Streamline moderne dell’Art Decò.
La mostra vuol essere un contributo per rivedere e gustare un aspetto oggi forse sottovalutato: quello di intermediazione tra funzione principale, dimensione e aspetto formale di un oggetto di uso domestico.
Si ringrazia lo Staff di Valeggio Veste il Vintage per il CS.

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