lunedì 26 gennaio 2009

-2!



Mancano solo 2 giorni all'inizio di "Vintage Selection", l'evento vintage presso la Stazione Leopolda di Firenze.

Tema di quest'anno il mondo degli abiti da lavoro.

Io ho un'influenza terribile e non so se riuscirò ad andare... mi raccontate tutto voi?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Prendi un'aspirina e corri qui!

Anonimo ha detto...

Mi ricordo che a settembre eri uno spettacolo! Rimettiti in forma e vieni a firenze. Ma quando prepari un altro evento vintage? lo sai che siamo pettegoli e manchi a tutti! Un bacio!

Anonimo ha detto...

Passa anche dalla romagna che ne ho da raccontarti...

Anonimo ha detto...

ciao angela, non ci conosciamo ma mi piace il tuo blog. Prima però mettevi notizie molto più spesso. Mi piacciono soprattutto i pezzi che raccontano del tuo passato. Ciao.

Anonimo ha detto...

Ciao Angela, è un po che volevo scrivere, ma di rientro da firenze ho avuto piacevolee spaicevoli impegni.Questa è stata una manifestazione decisamente sotto tono a mio avviso, a parte il grosso calo rispetto allo scorso inverno, e a parte sabato e domenica il tempo passato dagli espositori a chiaccherare tra di loro(a quanto ho potuto vedere pur essendo relegato nella prigione di alcatraz) ha consumato gran parte delle giornate di mercoledì giovedì e venerdì.

Sto preparando una email da inviare all'organizzazione dove esprimere le nostre perplessità..

ho anche trovato in rete il solito commento post manifestazione con i numeri che desidero postarti per poterlo poi commentare visto che nei siti dove l'ho visto non si poteva fare...

quindi a presto

Angela ha detto...

Che piacere risentirvi! Io quest'anno ho saltato Firenze un po' causa influenza, un po' per gli impegni. Non siete gli unici ad avermi segnalato una manifestazione sotto tono. Non so se le cause sono dovute all'organizzazione, alla crisi che porta le persone a spendere meno (ma in ogni caso gli appassionati vanno sempre a curiosare... a Firenze poi c'è sempre stato anche un folto pubblico di stranieri e turisti) o se "il troppo stroppia". Le manifestazioni vintage infatti sono tantissime... Attendo vostre notizie!

Tara Vintage ha detto...

Buongiorno Angela,torno su questo tema.Ormai le manifestazioni spuntano come funghi, ad ogni evento si presenta qualcuno che vuole organizzarne un altro.Spesso i risultati sono più che deludenti salvo rari casi.Per quanto riguarda vintage selection:
la cosa che più stride sono i comunicati stampa post fiera che se visti anno per anno cambiano solamente il numero d'edizione e a volte il numero di ingressi.A volte si potrebbe anche ammettere che qualcosa non ha funzionato,in questo caso ci si poteva pure giustificare con la crisi(cosa che effettivamente non ha mancato di farsi sentire).Un evento che ha storia dovrebbe cercare anche di capire le cause sanabili di un calo.Specifico che chi orgnaizza può dire "ma 11mila persone sono entrate"o "noi abbiamo fatto il nostro dovere".Ebbene credo che per molti espositori ciò che conti non sia il numero ma la qualità e la possibilità nelle varie fasce di prezzo di acquistare. Posso fare anche un evento da 50mila ingressi ma se sono solo curiosi,impreparati,irridenti,irrispettosi,svogliati visitatori non me ne faccio nulla.Ovviamente per alcuni eventi si conosce il tipo di pubblico e uno può anche non partecipare.Ma un vintage selection dove per i primi 3 giorni, quelli dove solitamente ci sono operatori e buyer, gli espositori sono pressochè nulla facenti desta preoccupazione. Per questa edizione credo si potesse almeno ammettere che nei primi 3 giorni l'afflusso è stato irrisorio.Lo stesso pitti filati mi è stato detto essere pressochè poco frequentato, di stranieri se ne sono visti ben pochi.

Tara Vintage ha detto...

sulle scelte dell'organizzazione abbiamo postato le nostre perplessità in questi giorni.Visto il nome dell'evento forse sarebbe il caso di fare una vera e propria selection.Di verificare la merce esposta e l'esposizione della stessa(arredo,pulizia,cartelli di sconti e offerte,mucchi,etc..)Credo che in base a quello che viene proposto si crea anche un pubblico e che un tipo di pubblico possa essere allontanato da ciò che viene esposto e come viene presentato.Ovviamente Per un evento di questo tipo l'ideale è avere diverse tipologie di pubblico e di prodotto, senza andare a scadere da una parte o dall'altra.

Angela ha detto...

Come ho detto non ho visto di persona questa edizione, ma concordo su quanto avete scritto in generale sull'organizzazione degli eventi.
Aggiungo però anche che una parte di "colpa" è degli stessi espositori: forse a causa della crisi, o forse perchè manca il pubblico adatto, spesso sono proprio i commercianti a trasformarsi in "bancarelle con offerte stock". Giustamente ognuno deve vendere il proprio prodotto e in tempi duri la concorrenza vale più che mai! Ma forse così si va a perdere quel valore aggiunto acquisito con tanta fatica durante la ricerca e la selezione dei prodotti, l'allestimento dello stand, il rapporto con i clienti che di edizione in edizione ritornano.

tara vintage ha detto...

Certo Angela che gli espositori hanno la loro parte, ma parliamo comquneu di un evento organizzato dove c'è un regolamento.Qualcuno che organizza dovrebbe dare un occhio e farlo rispettare.Teoricamente Essendo un evento che comunque ha dei costi(non indifferenti), un commerciante andrebbe ad un mercatino dove ha spese minime a vendere a "offerte stock"come scrivi tu.Ma forse c'è qualcosa che non va......