martedì 30 settembre 2008

Il dopo evento

Sono stata alla quarta edizione di “Vintage! La moda che vive due volte” sia sabato che domenica pomeriggio.
Vedere da visitatrice la fiera è stato piacevole: l’effetto globale era bello; allestimento bianco e i colori degli abiti e accessori che spiccavano.
E’ stato bello rivedere gli espositori: il piccolo Victor (nuovo arrivato in casa “Balevin”), Fiorella con i ricci (sta benissimo!), il simpatico gruppo dei toscani, e tutti gli altri.
Mi è piaciuta molto la zona redress/remake (anche se ricordava un po’ troppo la Leopolda).
Guardando il tutto con un occhio tecnico ho invece notato diverse cose che potrei criticare, ma non mi dilungo in questo senso perché alla fine l’evento ha avuto successo ed è questo che conta.
So che qualcuno ha pensato che fossi in fiera per sbirciare e criticare: in realtà vedere un prodotto che ho seguito per tre anni che continua ad avere vita è per me fonte di soddisfazione; è sinonimo di una base che è stata creata dal lavoro di tante persone, non solo dal mio. Quindi spero di vedere una quinta e una sesta edizione!
Mi ha fatto piacere ritrovare lo staff e chiacchierare con tutti.
Bella anche la mostra all’ingresso anche se due “critiche” le devo fare: era poco illuminata (il sabato era buio pesto e non si vedevano gli abiti!) e (personalmente) avrei sostituito gli abiti già esposti a Forlì nel 2005 con altri (perché la gente se li ricorda!). Ma questo è quello che penso io.
Ora sono nuovamente a Torino e di vintage ho solo la giacca!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

hai dimenticato di dire che la mostra allingresso è stata fatta poco tempo prima a milano!!!

Anonimo ha detto...

Noi ringraziamo l'organizzatrice per l'invito e per l'interesse alla realizzazione di un'inedita mostra.Non siamo riusciti a venire a fare una visita per altri impegni e per il negozio cosa che avremmo fatto volentieri.Sulla mostra di Angelo io l'ho vista a Milano e mi è piaciuta sia per l'allestimento che per i capi proposti.Mi è piaciuta di più che time boxing ,mostra dello scorso anno a milano ma credo già fatta altrove,in particoalre per l'allestimento, quei pannelli in plexiglas e una illuminazione non adeguata non davano alcun risalto a degli splendidi capi.
Su quanto letto in merito alle mostre di Angelo o sempre fatte fare a lui in un commento di agosto se non ricordo male, penso che la risposta la dovrebbero dare proprio gli organizzatori degli eventi che fanno la "scelta".Certo la scelta di un evento collaterale dovrebbe a mio avviso portare lustro alla manifestazione portare interesse di appassionati e media, essere un plus per l'evento che rechi vantaggio a tutti i partecipanti.Certo le collaterali fatte da angelo con il suo grande archivio hanno sicuramente centrato alcuni dei punti sopra descritti. Magari di più quando le mostre non si ripetono o se si ripetono propongono qualcosa di diverso.Come qualcuno scriveva nel post che parlava degli eventi collaterali, gli archivi con notevoli pezzi degni di una collaterale sono diversi ma è vero anche che alcuni non propongono, è vero anche che a parte pochi casi, se non ricordo male,dificilmente si è chiesto ad ogni espositore di mettere a disposizione alcuni capi del suo archivio per una collaterale ad un evento vintage.

Anonimo ha detto...

Le richieste agli espositori vengono fatte, eccome! ma non accettano perchè vogliono l'esclusiva; e se dai esclusiva e proponi loro di fare una mostra vogliono essere pagati.

Anonimo ha detto...

Per quanto possa immaginare credo che chi fa la mostra al massimo possa chiedere di non pagare lo spazio dove vende o avere uno sconto .Per "anche io organizzo fiere" Noi siamo eventualmente a disposizione e non vogliamo essere pagati attendiamo che ci venga chiesto, un paio di cosine carine le abbiamo.Quelli del settore che partecipano agli eventi che io conosco e potrebbero organizzare una mostra da soli in esclusiva non sono comuqnue moltissimi.Sicuramente molti di più hanno almeno un paio di pezzi degni di nota.
Una collaterale con un pezzo per ogni espositore è stata fatta per quello che so io a belgioioso ottobre 2007.