Anche quest'anno (25-26-28-29 febbraio e 1 marzo, Teatro Ariston di Sanremo, in diretta su RAI 1) vedremo l'immancabile Festival di Sanremo, Festival della canzone italiana.
Conduttore sarà lui, il Pippo nazionale, perchè Pippo Baudo è il festival (la prima volta in veste di presentatore dell'evento musicale fu nel 1968). Ad affiancarlo Piero Chiambretti (già presente sul palco nel 1997 con Mike Bongiorno e Valeria Marini, nei panni di un angelo biricchino).
Sullo stile di Super Pippo anche due "vallette" (ops! adesso si chiamano "co-conduttrici"), come al solito una bionda (Andrea Osvart) e una mora (Bianca Guaccero)... che fantasia! Sono però curiosa di vedere gli abiti meravigliosi che indosseranno...
Decisamente non male la scelta degli artisti (i "BIG"), anche se nei miei sogni c'è un festival che mette in competizione talenti come Laura Pausini, Irene Grandi, Vasco Rossi, Zucchero, Alex Britti, Bocelli, Ramazzotti, Ligabue, Elisa, e tanti altri... non importa chi sarebbe il vincitore, ma di certo si ascolterebbero belle canzoni... lo so... è un'utopia!
Ma il Festival ha una storia che racconta i costumi italiani attraverso la musica, e io aggiungo anche tramite gli abiti: avete presente quando l'abito lungo era d'obbligo per le donne e il completo un must tra gli uomini?
L'evento musicale nasce il 29 gennaio 1951 alla radio, con il conduttore Nunzio Filogamo che apre con la celebre frase "Cari amici vicini e lontani". Partito un po' in sordina, si rivela un grande successo. A vincere la canzone "Grazie dei fior" di Nilla Pizzi.
La seconda edizione si svolse dal 28 al 30 gennaio del 1952 presso il Salone delle Feste del Casinò di Sanremo. Le canzoni in gara furono 20, i cantanti 5. Presentatore sempre Nunzio Filogamo. A vincere ancora Nilla Pizzi (indimenticabile nel tubino con la parte superiore che lasciava le spalle scoperte) con "Vola Colomba" (la Pizzi vince anche il secondo e terzo posto!).
Le edizioni vedono per anni pochi cantanti che interpretano varie canzoni. Sul palco fanno la loro comparsa artisti quali Claudio Villa, Modugno e, nal 1960, Mina. L'eleganza è di rigore: capelli raccolti, spalle scoperte, guanti, gioielli, gonne e sottogonne di tulle, vite strette, tacchi alti.
E' il 1961 l'anno delle vere novità: fanno la loro comparsa Adriano Celentano (che mostrando il posteriore al pubblico fece scaldalo) e Gino Paoli (che vestito tutto di nero e con gli occhiali scuri attirò molte critiche); presenti anche Little Tony e Mina (con "Le mille bolle blu").
Nel '63 Mike Bongiorno presenta il suo primo festival (e dal quell'anno è stata una gara di presenze con Pippo!).
Nel '64 arrivano gli ospiti stranieri.
Nel '65 c'è una grande novit: l'iniziativa di una rivista settimanale, tenta di unire canzoni e moda, infatti, i cantanti escono sul palco del Casinò affiancati da indossatrici con modelli d'alta moda.
Il 1966 è l'anno della musica beat, "la musica dei capelloni". Approda al Festival, con L'Equipe 84, abbinati al gruppo dei "Renegades", ma non hanno un gran successo anzi vengono scacciati via, in malo modo. E' anche l'anno d'esordio di Caterina Caselli, "caschetto d'oro", e di Lucio Dalla (che viene eliminato).
Il '67 si ricorda per la tragica morte di Tenco. Ma è anche l'anno in cui Mick Jagger arriva al Festival!
Nel '69 prende parte per la prima ed unica volta l'indimenticabile Lucio Battisti, in coppia con Wilson Picket col brano "Un'avventura". E' per Lucio Battisti l'inizio di una briosa carriera, infatti, viene notato dai critici e dal pubblico, il foulard che annodava al collo in modo casual piace molto. Il '69 è anche l'anno della contestazione. Dario Fo e sua moglie Franca Rame, infatti, annuno un "Controfestival" per contestare appunto il Festival di Sanremo. I due attori di fatto definisconola manifestazione - un prodotto della borghesia che addormenta le coscienze dei lavoratori -.
Negli anni Settanta il Festival perde consensi: sono anni di contestazione, di lotte generazionali. Ai giovani piacciono le canzoni rock e impegnate; ai loro genitori le melodie romantiche. Le famiglie si riuniscono ancora davanti allo schermo, ora a colori. Nel '77 la manifestazione si sposta al Teatro Ariston, dove rimane fino a oggi (a parte qualche caso negli anni '90).
In questi anni nascono però veri talenti musicali della musica italiana (ad esempio I ricchi e Poveri).
Gli anni '80 vedono un nuovo slancio per la manifestazione canora: il boom economico permette ale famiglie di avere in ogni abitazione un televisore; "La rinascita" del Festival di Sanremo, con il ritorno in gara dei big della canzone Italiana, e l'intervento degli ospiti internazionali, attribuisce un qualcosa in più alla manifestazione. Sono diversi i cantanti che decretano all'inizio degli anni ottanta, il loro successo ...Vasco Rossi, Zucchero, Loretta Goggi, Eros Ramazzotti... Il Festival insomma si "svecchia": anche il look dei cantanti è moderno: giubbotti in pelle, jeans, trucco pesante e accessori vistosi. L'aria aggressiva e da bad boy è vincente per i giovani; per il pubblioc più adulto, invece, a conquistare i cuori troviamo Al Bano e Romina, Riccardo Fogli, i Matia Bazar e Toto Cutugno. Sempre presenti gli ospiti stranieri che attirano davanti al teatro gruppi di ragazzine deliranti. Grande rivoluzione degli anni '80 è il cantare in playback. Non commento i vari "conduttori" (ricordate l'edizione con "i figli d'arte"? hahaha!)
Negli anni '90 si ritorna all'orchestra sul palco e al canto dal vivo. A seconda delle edizioni ci sono o meno accoppiate tra interpreti italiani e stranieri.
Non mancano le provocazioni (vi ricordate Jo Squillo e Sabrina Salerno in bikini?), le solite critiche, e gli scontri generazionali.
Bene o male grandi novità non ce ne sono più state. Ora attendiamo l'edizione numero 58!
2 commenti:
Bello questo articolo!
Grazie!
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