giovedì 24 gennaio 2008

Gli anni ’90: di tutto di più!

Dopo gli eccessi del decennio precedente, si ritorna a uno stile più sobrio ed elegante. I capelli si sgonfiano, gli accessori si riducono di dimensione, le spalline spariscono. Non esiste una vera e propria moda dominante, ma si sviluppano tante tendenze differenti in grado di soddisfare qualsiasi gusto. Ci si ispira al passato, soprattutto agli anni ’60 e ’70 e allo stile hippye, ma anche ai paesi lontani mescolando quindi innovazione ed etnico. Nascono i tessuti naturali e ecologici, ma anche materiali tecnologici prima per l’ambito sportivo e poi anche per la moda quotidiana. L’altezza della vita (dei capi!) si abbassa, sino ad avere pancini e ombelichi a vista; i pantaloni si allargano, i cavalli scendono (si parla di moda grunge, legata alla musica giunge – vedi Nirvana -).
Le firme sono sempre ricercatissime; la pubblicità e il marketing creano desiderio nei consumatori.
Sono anni in cui tutto viene reinventato, mescolato, stravolto.
Cambia l’immagine della donna: anch’essa diviene minimalista (rispetto agli anni ’80); sulle passerelle sfilano giovani donne magrissime e pallide, simili a manichini.
Questo semplificazione va di pari passo a un arresto economico: dopo il boom degli anni ’80, si assiste a un calo della produttività e a un’inflazione (in Italia) al di sopra di ogni media europea.
In molti paesi extraeuropei si assiste a guerre sanguinarie.
Ma non essendo questo un blog storico, ritorno a elencare le frivolezze del ’90. Si diffonde l’utilizzo del cellulare e si sviluppano Internet e la computer graphic; al cinema, dopo tante commedie, ritorna il cinema impegnato (
Philadelphia e Schindler’s List ne sono due esempi) e a pellicole che denunciano disagi sociali (ad esempio Trainspotting). Ma sono anni in cui in televisione spopolano Twin Peaks e Beverly hill 90210.
Anche musicalmente ci sono differenti filoni: hanno molto successo le boy band (avete presente i
Take That ), ma anche la musica pop; la dance music è sempre presente (ricordate Gigi D’Agostino?) e rinascono gruppi punk rock.
Una piccola chicca: nel 1991 nasce
Non è la Rai, programma televisivo che lancerà tanti personaggi tutt’ora noti e sulla cresta dell’onda, ma all’epoca molto criticato. Questo programma lancerà una moda giovanile fatta di short, maxi calze, maglioncini striminziti, bretelle, anfibi.


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